Quali sono i nostri piani per il 2021?

Nel 2020 MOAS ha intrapreso un’ampia varietà di iniziative, e vogliamo continuare su questa linea anche nel 2021. Mentre nei prossimi mesi proseguiremo progetti come il Flood & water Safety Training in Bangladesh e la coordinazione di spedizioni di aiuti in Yemen e Somalia, abbiamo in programma diversi progetti.

Scopri cosa abbiamo in serbo per questo 2021.

La campagna per Vie Sicure e Legali

Quest’anno continueremo la campagna per l’implementazione ed espansione di Vie Sicure e Legali. Le restrizioni senza precedenti imposte sui controlli alle frontiere, anche a causa della pandemia, hanno reso ancora più difficile per le persone che fuggono da povertà, persecuzione e conflitti riuscire ad ottenere salvezza e protezione. Proseguiremo, perciò, la nostra campagna a favore di percorsi legali di migrazione, per fare in modo che le persone migranti, richiedenti asilo e rifugiate non siano spinte ad intraprendere viaggi pericolosi in modo irregolare.

Bangladesh – Flood and Water Safety Training

Il 2020 ha mostrato ancora una volta gli immensi pericoli connessi  alle alluvioni e altre minacce collegate all’acqua in Bangladesh. Le piogge monsoniche, ad esempio, hanno causato l’inondazione di un terzo del Paese, che ha causato centinaia di morti e lasciato migliaia di persone bloccate. Per questo, fornire alle comunità locali e ai rifugiati Rohingya che vivono nella regione di Cox’s Bazar le competenze necessarie a gestire i rischi connessi alle alluvioni rimane per noi una priorità.

Quest’anno continueremo il programma di Flood and Water Safety Training, attraverso il quale il nostro team a Cox’s Bazar formerà volontari Rohingya e della comunità locale per prepararli ad effettuare operazioni di primo soccorso in situazioni di emergenza e a gestire gli effetti delle alluvioni. Stiamo inoltre pianificando di includere ulteriori gruppi vulnerabili agli annegamenti nel nostro programma. In seguito all’approvazione dei nostri piani, puntiamo a espandere il corso con un focus specifico sui bambini minori di cinque anni e sugli adolescenti, oltre a proseguire il corso per i pescatori e volontari di soccorso. Secondo gli studi, ogni anno in Bangladesh oltre 18.000 bambini da 1 a 17 anni perdono la vita annegando: per questo ridurre tale rischio il rischio nel Paese è uno passo essenziale.

Proseguimento delle consegne di aiuti in Yemen e Somalia

Quest’anno proseguiremo le nostre missioni per spedire aiuti umanitari essenziali in Yemen e Somalia. Spediremo principalmente aiuti nutrizionali specificamente formulati per i bambini a rischio o che soffrono di malnutrizione acuta. Le spedizioni arriveranno ancora una volta in un momento chiave per rispondere alle necessità umanitarie e di malnutrizione in entrambi i Paesi e saranno coordinate dai nostri partner locali. Secondo l’International Rescue Committee (IRC), lo Yemen è il Paese più a rischio di catastrofe umanitaria nel 2021, e sta affrontando una pesante crisi alimentare, con 2.1 milioni di bambini affetti da malnutrizione acuta. In Somalia invece, si stima che 5.9 milioni di persone, di cui 3.9 milioni di bambini, avranno bisogno di assistenza umanitaria nel 2021 come conseguenza degli impatti devastanti di alluvioni, invasioni di locuste e la pandemia di coronavirus, che ha aggravato l’insicurezza alimentare.

Malta

A Malta, i nostri programmi prevedono il proseguimento del Remote Learning Project. L’iniziativa permetterà l’ulteriore distribuzione di tablet, modem e connessioni internet alle famiglie migranti che risiedono nei centri di accoglienza dell’isola. Viste le recenti misure adottate per la didattica a distanza, assicurare l’accesso a queste tecnologie è essenziale per fare in modo che i giovani migranti possano proseguire il loro percorso scolastico e non restino indietro rispetto ai propri compagni.

Il nostro obiettivo è anche quello di espandere le nostre iniziative legate all’istruzione. In seguito alla nostra esperienza con l’Agenzia per il Welfare dei Richiedenti Asilo (AWAS), abbiamo meglio compreso i limiti esistenti nelle risorse e strutture educative per i migranti a Malta. In risposta a ciò, abbiamo in programma di pianificare l’apertura di un centro dedicato all’educazione nell’Hangar Open Centre (HOC). Il piano è quello di riconvertire una stanza del centro in un hub fornito di computer con accesso ad internet, libri e altri strumenti per l’istruzione. Il centro diventerebbe uno spazio condiviso per l’educazione formale e per attività formative per i residenti, come corsi di lingua o di informatica, oltre a essere un luogo per studiare. Il centro sarebbe inoltre aperto a quei residenti che vogliono utilizzare le strutture per attività come la stesura di CV e registrarsi ai servizi online, accedere a benefici ecc. La nostra speranza, nel lungo termine, è che questo centro possa sostenere e facilitare l’integrazione dei residenti nel tessuto sociale, favorendone l’indipendenza affinché’ possano contribuire in modo attivo alla comunità.

In seguito alla proposta dei suddetti piani di Remote Learning e Learning Centre, MOAS si e’ qualificato tra i semifinalisti del Malta Social Impact Awards. Siamo molto orgogliosi di aver raggiunto questa fase della competizione che celebra progetti innovativi in grado di fare la differenza. La prossima fase del concorso ci vedrà presentare la nostra proposta a un panel di giudici nei prossimi mesi.

Infine, i prossimi mesi segnano anche il proseguimento del nostro Malta Masks Project. Lo scorso anno sono state realizzate dal fantastico team di volontari quasi 9,000 mascherine riutilizzabili da distribuire a migranti e gruppi vulnerabili nell’isola. Vista la persistenza delle restrizioni del governo riguardanti l’obbligo di indossare la mascherina, è fondamentale che i migranti e i gruppi vulnerabili a Malta possano avere accesso a dispositivi di protezione individuale.

Considerazioni finali

Con questa estesa gamma di iniziative, il 2021 si presenta come un anno importante per MOAS. Oltre a ciò, viste le continue e imprevedibili sfide nel mondo, continueremo a monitorare altre aree o situazioni che potrebbero richiedere il nostro intervento e a fare tutto il possibile per fornire servizi umanitari vitali per le comunità vulnerabili nel mondo.

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