2020 – Un anno davvero speciale…

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Il 2020 è stato un anno speciale per MOAS. Lo scoppio della pandemia di COVID-19 e le conseguenze associate ci hanno spinto e motivato ancora di più ad adattarci ed impegnarci in progetti completamente nuovi.

Ripercorriamo insieme le nostre attività dell’anno che volge alla fine:

Bangladesh

In Bangladesh, MOAS ha continuato ad assistere i rifugiati Rohingya e le comunità locali a Cox’s Bazar. L’anno è cominciato con grandi aspettative, sulla scia del successo del Flood and Water Safety Training del 2019, con l’intento di estendere il progetto alla comunità locale di pescatori. Purtroppo, lo scoppio della pandemia di COVID-19 a marzo ha causato la sospensione temporanea del programma, ripreso poi in seguito. Tuttavia, ciò ci ha impedito di assistere le comunità della regione di Cox’s Bazar, reindirizzando le nostre attività per contribuire alla risposta contro il COVID-19.

Data la grande necessità di avere misure di prevenzione per combattere la diffusione del virus nella regione sovrappopolata e nei campi rifugiati, abbiamo creato un progetto di produzione mascherine riutilizzabili, che potessero essere distribuite ai lavoratori in prima linea, alle comunità locali e ai rifugiati Rohingya. Durante quest’anno, il progetto ha anche fornito mezzi di sostentamento altrettanto cruciali ai lavoratori locali, sarti e sarte, molti dei quali avevano perso il lavoro a causa del COVID-19. Il nostro obiettivo iniziale era di produrre 350.000 mascherine in maniera indipendente e altre 500.000 in collaborazione con altri partner, tuttavia, grazie alla dedizione del nostro fantastico team, abbiamo superato questa cifra e raggiunto l’incredibile totale di 883.514 mascherine.

Inoltre, a settembre, siamo stati felici di riprendere il nostro Flood and Water Safety Training e formare nuovi volontari per rispondere in prima linea nelle emergenze causate dalle alluvioni. Il corso di quest’anno ha potuto formare 700 rifugiati Rohingya e 800 membri della comunità locale a Ukhia e Teknaf. Siamo stati anche in grado di portare a termine il nostro piano di fornire il corso alla comunità locale di pescatori. Coinvolgendo direttamente i pescatori nella penisola di Teknaf, un’area dove la pesca è una risorsa di cibo e sostentamento essenziale, MOAS ha fornito loro un corso base di salvataggio e sicurezza in mare, noto come Water Safety and Livelihood Practice. Il corso di quest’anno ha fornito a 800 pescatori le competenze necessarie per effettuare salvataggi in acqua per chiunque si trovi in pericolo, per essere meglio preparati in situazioni di emergenza e lavorare in maggior sicurezza.

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Malta 

A Malta, oltre al nostro costante sostegno alle persone migranti ricoverate nell’ospedale locale e alla fornitura di risorse all’ufficio governativo che si occupa di migranti, la necessità di combattere i problemi causati dal coronavirus è stata altrettanto urgente. Di conseguenza, abbiamo lanciato un progetto per la produzione di mascherine ecologiche riutilizzabili, con l’intento di estendere la fornitura di misure protettive per i tanti richiedenti asilo e rifugiati presenti nell’isola, la maggior parte dei quali vive nei centri in condizioni sovraffollate che non consente il giusto distanziamento. Grazie ad un fantastico team di sarti e sarte locali e di volontari abbiamo raggiunto l’incredibile cifra di 6.610 mascherine, che sono state distribuite ai gruppi piu’ vulnerabili nell’isola. Ad agosto, poi, in risposta alla seconda ondata del virus, abbiamo lanciato un secondo round del progetto, e ancora una volta, le persone a Malta hanno dimostrato il loro senso di solidarietà, producendo altre 2.000 mascherine. Grazie alla generosità e all’impegno dei nostri volontari, e di diverse imprese locali, sono state prodotte quasi 9.000 mascherine da oltre 140 volontari.  

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Un’altra questione importante è stata quella di assicurare l’accesso all’istruzione. Con lo scoppio del COVID-19 e il lockdown a Malta, molte famiglie che vivono nei centri di accoglienza gestiti da AWAS avevano difficoltà ad accedere alle risorse per la didattica a distanza per i loro bambini, a causa della mancanza di dispositivi elettronici o di connessioni internet adeguate. Per far fronte a queste criticità, abbiamo lanciato il nostro Malta Remote Learning Project con l’obiettivo di fornire a questi bambini accesso ai servizi di didattica a distanza. Abbiamo consegnato 40 tablet e modem con connessioni internet alle famiglie con bambini in età scolastica residenti nei centri per consentire loro di studiare in modo sereno e non rimanere indietro.

Spedizioni di aiuti – Yemen e Somalia

Sulla scia delle nostre spedizioni di aiuti farmaceutici e nutrizionali alle comunità vulnerabili in Yemen nel 2019, nel 2020 abbiamo coordinato altre due spedizioni di cibi terapeutici pronti all’uso (RUTF) al nostro partner ADRA Yemen, oltre ad aiuti farmaceutici per un valore di 70.000€. Inoltre, quest’anno anche realizzato la nostra prima spedizione di aiuti umanitari in Somalia, un Paese anch’esso afflitto dai conflitti e da una forte insicurezza alimentare. Nuovamente in partnership con Edesia Nutrition, abbiamo spedito con successo 25 tonnellate di Plumpy Sup™, un supplemento specialmente formulato per i bambini a rischio o che soffrono di malnutrizione acuta, ai nostri nuovi partner locali International International Medical Corps Somalia.

Artista in residenza – Kelly Be  

Non finisce qui. Nell’ambito della nostra missione per ribadire la necessità di implementare vie sicure e legali per chi è costretto a intraprendere pericolosi viaggi in cerca di salvezza, durante la seconda metà del 2020, abbiamo lavorato con la nostra prima artista in residenza Kelly White. Kelly ha creato pezzi d’arte unici, per la collezione nota come “Kaleidoscope of Solidarity”, che è stata ispirata dalla nostra campagna per #VieSicureELegali con l’intento di sostenere, educare e sensibilizzare sul tema. I pezzi sono in vendita a questo link, e i proventi delle vendite andranno a sostegno alle nostre missioni per assistere le comunità vulnerabili nel mondo. 

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Reggio Calabria – donazione al GOM Grande Ospedale Metropolitano

Nel mese di aprile, durante la prima ondata della pandemia di coronavirus in Italia, MOAS ha lanciato una campagna di crowdfunding per l’acquisto di dispositivi medici con l’intento di contribuire a dare una mano ai medici, agli infermieri e ai pazienti del GOM, il Grande Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria.

MOAS ha acquistato e consegnato 400 mascherine FFP2 e 30 visiere protettive per gli operatori che in questi mesi si stanno spendendo eroicamente per la lotta al Covid19. Ciò è stato possibile anche grazie alle donazioni ricevute a seguito dall’appello rivolto a tutti gli italiani, e in particolar modo ai calabresi che, come Regina Catrambone, Direttrice MOAS, vivono all’estero e hanno in Calabria le proprie radici.

Guardando al 2021

Considerato questo anno eccezionale, siamo estremamente grati per la dedizione, solidarietà e sostegno dimostrati dalla nostra fantastica squadra di volontari e donatori, il cui supporto ha reso possibile raggiungere traguardi straordinari. Nel 2021 MOAS continuerà a lavorare per portare aiuti umanitari essenziali alle comunità vulnerabili nel mondo. Con il proseguire della pandemia di COVID19 e il recente annuncio del nostro ritorno nel Mediterraneo per condurre operazioni di Ricerca e Soccorso, il 2021 sembra essere un altro anno ricco di sfide e di opportunità.

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