Missione MOAS in Sudan: tra le complessità dell’insicurezza alimentare

L’insicurezza alimentare rimane una sfida pressante e pervasiva in Sudan, perpetuata da una combinazione di conflitti interni, instabilità economica e fattori ambientali. A peggiorare la situazione, il prolungato conflitto scoppiato lo scorso aprile ha messo ancora più persone in serio pericolo di vita.

 

Un Paese sull’orlo del baratro

Il Paese ha attraversato prolungati periodi di disordini civili, con conseguenze irreversibili nelle attività agricole costringendo numerose comunità a lasciare le proprie abitazioni. Le sfide economiche, esacerbate dagli alti tassi di inflazione e dalla svalutazione della valuta, hanno reso difficile l’approvvigionamento dei generi alimentari di prima necessità per le fasce più vulnerabili della popolazione. Il Sudan si trova, inoltre, ad affrontare le conseguenze del cambiamento climatico, con periodi di siccità ricorrenti e desertificazione che incidono sulla produttività agricola.

La convergenza di questi fattori ha generato una situazione precaria in cui una parte significativa della popolazione, in particolare nelle regioni colpite dal conflitto, ha poche possibilità di accesso al cibo. Ad oggi, secondo il World Food Programme, quasi 18 milioni di persone stanno affrontando un’insicurezza alimentare acuta, di cui 5 milioni sono in condizioni di emergenza. Questo numero è triplicato dal 2019 e cresce di mese in mese.

Il progetto di MOAS, sviluppato in collaborazione con i nostri partner Edesia Nutrition e ADRA Sudan, ha già fornito 52 tonnellate di alimenti terapeutici da distribuire alle comunità più colpite del Paese, come già menzionato nel nostro precedente blog. I nostri prodotti sono esplicitamente formulati per i bambini affetti da malnutrizione acuta. Dall’escalation del conflitto lo scorso aprile, circa 14 milioni di bambini hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria in Sudan, un numero destinato ad aumentare drammaticamente senza un’azione efficace e tempestiva. Per approfondire il tema della malnutrizione e dei prodotti che forniamo nel Paese potete leggere il nostro blog.

 

#MOASForSudan e l’insicurezza alimentare

In Sudan, la nostra missione si occupa della complessità dell’insicurezza alimentare, un problema che si intreccia con i conflitti in corso e che al tempo stesso li alimenta, insieme alle turbolenze economiche e alle sfide ambientali. Quella del Sudan è una storia di resilienza contro le avversità e la nostra missione mira a essere un faro di speranza.

Questa settimana siamo lieti di ospitare un’intervista con Maysa Al-Aqil, direttrice dei programmi di ADRA in Sudan, per comprendere meglio le dinamiche che determinano l’insicurezza alimentare nel Paese.

 

Quali sono le principali cause dell’insicurezza alimentare in Sudan?

Le cause dell’insicurezza alimentare sono molteplici ed è importante ricordare che, nonostante il conflitto abbia esasperato la situazione, la popolazione sudanese stava già lottando per soddisfare i bisogni alimentari più elementari. Anche prima del conflitto, la situazione era caratterizzata da una rapida inflazione, dall’insicurezza dopo il colpo di Stato e da sporadici conflitti intercomunitari che hanno portato il 70% del Paese a dipendere dall’agricoltura come principale fonte di reddito, in un’economia fatta principalmente di piccoli agricoltori.

Quali sono le aree/popolazioni più colpite?

Secondo il Sudan Humanitarian Needs Overview, il 42% della popolazione (20,3 milioni di persone) sta vivendo alti livelli di insicurezza alimentare. Questa situazione è stata determinata da conflitti e sfollamento in diversi Stati. Questo è particolarmente vero per gli Stati di Khartoum, Darfur e per le regioni del Kordofan. Inoltre, con l’aumento del fabbisogno di servizi igienico-sanitari e con la diffusione del colera, i tassi di malnutrizione tra i bambini di età inferiore ai 5 anni e le persone con problemi di salute stanno aumentando in modo allarmante.

In che modo i recenti eventi climatici hanno ulteriormente ostacolato la sicurezza alimentare?

Le piogge irregolari e la siccità sono state una delle principali cause climatiche dell’insicurezza alimentare negli ultimi tre anni. Soprattutto perché la maggior parte della popolazione rurale dipende da un’agricoltura alimentata dalle piogge sia per il sostentamento che per il reddito.

Quali sono i principali impatti dell’insicurezza alimentare sulla popolazione del Sudan? 

L’insicurezza alimentare porterà a un aumento dei tassi di mortalità e morbilità tra i bambini e le madri; il Sudan è già uno dei quattro Paesi con la più alta prevalenza di malnutrizione acuta globale (GAM) al mondo (13,6%). Si prevede inoltre un peggioramento delle prospettive nutrizionali nel 2024, a causa del conflitto in corso e della situazione di insicurezza alimentare, nonché della compromissione dei servizi sanitari e WASH. Si teme che il numero di bambini malnutriti aumenti del 10-30% nei punti caldi del conflitto, superando i 4,7 milioni, il numero più alto mai stimato in Sudan. Circa il 76% dei bambini al di sotto dei cinque anni, delle donne in gravidanza e in allattamento, affetti da malnutrizione acuta, risiede in 103 località. La malnutrizione da micronutrienti è prevalente, con il 48% dei bambini al di sotto dei cinque anni affetti da anemia dovuta a carenza di ferro. La diversità alimentare minima tra i bambini al di sotto dei cinque anni è bassa, pari al 25%, ed è ulteriormente esacerbata dallo sfollamento di massa che interrompe le pratiche di alimentazione e cura.

Quali sono le principali forme di assistenza alimentare umanitaria in Sudan?

Il PAM (Programma Alimentare Mondiale) ha lavorato su razioni alimentari dimezzate per gli sfollati interni in tutto il Sudan e in Darfur. Tuttavia, la fonte principale è stata la distribuzione di contanti, soprattutto quando si trattava di casistiche urbane.

Che cosa significano oggi le consegne di alimenti terapeutici, come quelle fornite da MOAS e ADRA, per le comunità in crisi?

ADRA, grazie ai finanziamenti di BHA e al suo partner sanitario Medair, è stata determinante nel contrastare i casi di SAM e MAM. La mancanza di forniture per i casi di MAM ne ha impedito l’accesso a molti bambini. Senza alcuna assistenza, le madri spesso non seguivano i controlli nelle strutture sanitarie, soprattutto a causa della distanza da percorrere per raggiungerle. Adesso, invece, ricevendo assistenza e “cure” per i figli, le madri sono motivate a partecipare portandoli anche ai controlli. ADRA e Medair hanno registrato un aumento significativo nei numeri di coloro che si presentano nelle strutture sanitarie per lo screening della MUAC.

Conclusioni

Le organizzazioni umanitarie stanno lavorando instancabilmente per alleviare la crisi, fornendo assistenza alimentare d’emergenza, sostenendo lo sviluppo agricolo e promuovendo soluzioni a lungo termine per interrompere il ciclo di insicurezza alimentare del Sudan. Ma le crescenti sfide mettono a dura prova l’assistenza, ostacolando il lavoro svolto da organizzazioni e ONG. Con i nostri partner lavoriamo senza sosta per sostenere chi ha bisogno, cercando di dare loro il futuro che meritano. Ma solo con il vostro sostegno possiamo continuare la nostra missione salvavita.

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