GIORNATA MONDIALE CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI: LE VIE SICURE E LEGALI COME POSSIBILE ALTERNATIVA

Immagine: Nicolas Economou

Il 30 luglio ricorre la Giornata Mondiale contro la tratta degli esseri umani, istituita dalle Nazione Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma delle vittime del traffico di persone e per promuovere e proteggere i loro diritti. La tratta di esseri umani e’ un crimine e rappresenta una grave violazione dei diritti umani; secondo il diritto internazionale si compone di tre elementi principali:

  • l’atto di reclutare, trasportare, trasferire, nascondere o ricevere una persona;
  • tramite mezzi come inganno, coercizione o abuso della vulnerabilità;
  • per obiettivi di sfruttamento.

Molti Paesi del mondo sono coinvolti nella tratta di esseri umani, come luoghi di origine, di transito o di destinazione per le vittime. La tratta ha come obiettivo diverse ragioni: sfruttamento sessuale (79%), lavoro forzato (18%), matrimoni obbligati, rimozione di organi, accattonaggio sotto coercizione o utilizzo dei minori come bambini-soldato. Tra il 2003 e il 2016 l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC) ha individuato più di 250.000 vittime della tratta di esseri umani nel mondo, di cui il 49% donne e il 23% bambine.

I migranti rappresentano una grande parte delle vittime della tratta, principalmente a causa della loro maggiore vulnerabilità. Quando non ci sono alternative legali le persone che vogliono fuggire dai loro Paesi di origine per organizzare il viaggio si affidano alla rete dei trafficanti di esseri umani, che approfittano della loro condizione di fragilita’ per massimizzare i loro profitti. È importante sottolineare che esiste una differenza tra tratta di esseri umani e traffico di migranti, malgrado spesso si sovrappongano nella realta’. Se da un lato il traffico di migranti comprende la complicità della persona trasferita, riferendosi al trasferimento di persone al di fuori di aree non sicure con il loro consenso, la tratta di esseri umani implica che lo spostamento e l’azione da esso risultante (per esempio la riduzione in schiavitù, la prostituzione, la rimozione di organi) è fatto contro la volontà della persona interessata, o avviene con l’inganno. Capita di sovente che un viaggio cominci come traffico di migranti ma poi si trasformi in tratta di esseri umani, a causa della vulnerabilità dei soggetti, con conseguente loro sfruttamento. La commistione tra traffico e tratta si verifica spesso lungo la rotta del Mediterraneo, perché per le persone migranti l’unico modo per raggiungere la salvezza e’ quello di mettere la loro vita nelle mani dei trafficanti e subirne il conseguente sfruttamento.

Secondo l’UNODC, il recente scoppio della pandemia di COVID-19 ha causato e potrebbe causare nel lungo termine l’aggravarsi questa situazione. Le restrizioni e la chiusura delle frontiere non stanno fermando il movimento delle persone in fuga da conflitti e violenza, anzi costoro hanno ancora piu’ bisogno dei “servizi” dei trafficanti per oltrepassare i confini. Le restrizioni spesso costringono ad utilizzare rotte sempre più rischiose, con conseguente aumento dei prezzi da parte dei trafficanti: tutti fattori che espongono le persone migranti e i rifugiati ad abusi sempre piu’ pesanti.

Una possibile alternativa: le #VieSicureELegali

In occasione della Giornata Mondiale contro la tratta di esseri umani vogliamo sottolineare come l’implementazione di #VieSicureELegali rappresenti una delle soluzioni piu’ efficaci per porre fine a questi crimini. Le persone migranti che cercano di fuggire da conflitti e da situazioni di pericolo avrebbero a loro disposizione una valida alternativa allo sfruttamento e agli abusi perpetrati dai trafficanti, che approfittano dell’assenza di canali legali per accedere a Paesi sicuri.

In un contesto in cui le persone migranti sono sempre più vulnerabili e, quindi, facili vittime di sfruttamento, sono necessari sforzi da parte di tutti per fermare questi traffici. Fornire passaggi sicuri e legali per le persone che, altrimenti, correrebbero il rischio di viaggiare attraverso i canali pericolosi offerti dai trafficanti, ridurrebbe la possibilità di sfruttamento da parte di questi ultimi.

L’implementazione di #VieSicureELegali avrebbe un impatto sia di carattere umanitario che economico. Dal punto di vista umanitario, le persone migranti hanno bisogno di soluzioni sicure che non le costringano ad affidarsi a rotte rischiose, spesso mortali, che le espongono a sfruttamento. L’uso di sistemi di ingresso sicuri potrebbe evitare tutto questo.

I benefici economici e legali sono non meno incisivi: implementando canali legali per accedere ai Paesi ospitanti ci sarebbero migliori opportunita’ di monitorare gli ingressi, e si potrebbero attuare strumenti di integrazione più efficaci, oltre all’eliminazione di un mercato dal quale i trafficanti traggono un enorme profitto.

Immagine: Picture-alliance/PIXSELL/D. Puklavec

Ricongiungimenti Familiari

I ricongiungimenti familiari rappresentano uno dei sistemi più diffusi per entrare in un Paese ospitante in maniera sicura e legale. Grazie ai visti per ricongiungimento familiare le persone hanno la possibilità di raggiungere i loro congiunti nei Paesi di ricollocamento, sottolineando l’importanza fondamentale dell’unità della famiglia. Entrare legalmente in un Paese tramite il ricongiungimento familiare è un fattore importante anche per assicurare una migliore integrazione nelle comunità ospitanti.

MOAS vuole porre l’attenzione sul tema delle vie sicure e legali, spiegando quali sono e quanto siano fondamentali per prevenire ulteriori vittime in mare e diminuire i rischi per chi fugge da situazioni di pericolo. Abbiamo anche mostrato come il COVID-19 non può essere una scusa per fermare questa campagna e, anzi, rappresenta un’occasione per rafforzarla, poiché c’è urgente necessità di trovare soluzioni legali e a lungo termine alla crisi migratoria in atto. La Giornata Mondiale contro la tratta degli esseri umani ci offre l’opportunita’ di sottolineare ancora una volta questa necessita’, poiché le #VieSicureELegali rappresentano un modo efficace di combattere questo tragico fenomeno.

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