Giornata Internazionale della Gioventù – l’importanza dell’istruzione per i giovani rifugiati

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La Giornata Internazionale della Gioventù è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1999 e si celebra ogni anno il 12 agosto. Questa giornata è un’occasione estremamente importante per porre al centro dell’attenzione della comunità internazionale le questioni che riguardano i giovani. Amplificare le voci, le azioni e le iniziative dei giovani è un passo fondamentale per dimostrare il loro potenziale nello sviluppo futuro e nell’innovazione delle nostre società.

Mentre ci avviciniamo alle celebrazioni per la Giornata Internazionale della Gioventù 2021, noi di MOAS vogliamo sottolineare l’importanza di garantire l’accesso all’istruzione a tutti i bambini e ai giovani di tutto il mondo, con un’attenzione particolare ai richiedenti asilo e ai rifugiati che, purtroppo, continuano ad essere ostacolati nell’accesso ai sistemi educativi delle loro comunità di accoglienza.

Con il numero sempre maggiore di persone che arrivano negli stati membri dell’Unione Europea, le società europee stanno diventando progressivamente più diversificate. Pertanto, l’UE non deve solo trovare un modo per gestire i flussi migratori, ma deve anche promuovere politiche per integrare i cittadini di paesi terzi nelle loro società e fornire sistemi di istruzione inclusivi per tutti. Il numero di persone che sono state costrette a fuggire dalle loro case è senza precedenti, e questo esercita un’enorme pressione sui sistemi educativi nelle nazioni ospitanti. Tuttavia, come ha affermato la direttrice generale dell’UNESCO Irina Bokova: “per questi bambini e giovani, l’istruzione è particolarmente importante: semplicemente essendo a scuola, sono meglio protetti dalla tratta, dall’adozione illegale, dai matrimoni precoci, dallo sfruttamento sessuale e dal lavoro forzato”.

L’istruzione come bisogno fondamentale per i rifugiati

L’istruzione è un diritto umano fondamentale e ad ogni bambino, ragazzo o ragazza, in ogni paese in cui risiede, deve essere riconosciuto questo diritto così importante. Un’istruzione adeguata è vitale per le persone in quanto le aiuta ad acquisire e ad apprendere nuove competenze e a pensare in modo critico, e ad accedere a maggiori opportunità nella vita. L’istruzione è lo strumento più potente per l’integrazione e la coesione, tuttavia, per i milioni di bambini costretti a fuggire dai loro paesi a causa di conflitti, persecuzioni, violenze o violazioni dei diritti umani, l’accesso all’istruzione è irraggiungibile. Questo è dovuto al fatto che, spesso, le classi sono sovraffollate nei paesi ospitanti, ci sono barriere linguistiche e conflitti, persecuzioni e le difficili traversate via mare possono avere effetti a lungo termine sulla salute psicologica dei giovani migranti.

Come ha affermato la Commissione Europea: “l’istruzione svolge un ruolo cruciale nel guidare i rifugiati e altri migranti provenienti da paesi terzi nell’adattarsi ad un nuovo paese e ad una nuova cultura, nonché nello stabilire relazioni sociali all’interno delle comunità di accoglienza”. Tuttavia, la quantità di migranti che non possono frequentare la scuola è allarmante: secondo l’UNHCR – Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, solo il 50% dei bambini rifugiati ha accesso alla scuola primaria, solo il 22% degli adolescenti rifugiati ha accesso all’istruzione secondaria inferiore e solo l’ 1 % dei rifugiati frequenta l’università.

L’Unione Europea e le barriere di accesso all’istruzione

Il diritto fondamentale all’istruzione di base è riconosciuto dal diritto internazionale e regionale sui diritti umani, che comprende anche il diritto dell’UE. L’Unione Europea prende atto e riconosce il ruolo che l’istruzione ha per l’integrazione dei migranti e dei cittadini di paesi terzi nelle società europee. Con l’obiettivo di diventare un’Unione più prospera, coesa e inclusiva, l’UE ha investito sforzi e risorse per integrare i migranti nei suoi sistemi di istruzione e formazione, dalla prima infanzia all’istruzione superiore.

Attraverso il piano d’azione sull’integrazione dei cittadini di paesi terzi, la Commissione Europea ha individuato priorità chiave per promuovere l’istruzione per i migranti, tra cui la necessità di un’integrazione immediata dei migranti appena arrivati ​​nelle strutture educative nazionali. Per raggiungere queste priorità, gli stati membri europei sono incoraggiati a fornire agli insegnanti e al personale scolastico le competenze necessarie per gestire la diversità e promuovere l’assunzione di insegnanti con un background migratorio. Inoltre, la Commissione Europea si è impegnata a fornire valutazione e apprendimento linguistico per i cittadini di paesi terzi appena arrivati, oltre a sostenere eventi di apprendimento tra pari su misure politiche chiave tra cui il riconoscimento delle qualifiche accademiche e l’integrazione nell’istruzione superiore.

I progetti di MOAS e i corridoi universitari

MOAS crede profondamente nell’importanza di fornire accesso all’istruzione a giovani rifugiati e migranti e non abbiamo sottovalutato questa necessità durante la pandemia di covid-19, quando accedere all’istruzione è diventato sempre più difficile. Durante la pandemia, MOAS ha introdotto il Remote Learning Project progetto per la didattica a distanza grazie al quale sono stati forniti tablet, modem e connessione internet alle famiglie migranti ospiti nei centri di accoglienza a Malta, per consentire a bambini e adolescenti di continuare a frequentare le lezioni e gli studi durante il periodo di lockdown.

Inoltre, MOAS sostiene costantemente l’implementazione di #VieSicureELegali, una serie di misure regolarizzate che possono garantire un passaggio sicuro per le persone che necessitano di protezione internazionale. Tra le vie sicure e legali, i percorsi di istruzione superiore e i corridoi universitari rappresentano una soluzione ottimale per garantire che rifugiati e migranti ottengano un passaggio regolare e sicuro verso paesi terzi e possano iniziare (o continuare) la loro istruzione superiore.

Considerazioni finali

Nonostante i dati preoccupanti sul numero di giovani richiedenti asilo e rifugiati a cui è impedito di frequentare un’istruzione adeguata, le organizzazioni umanitarie internazionali hanno trovato un modo per promuovere l’istruzione nonostante la pandemia di Covid-19. Queste iniziative richiedono generosità, creatività e un’organizzazione altamente qualificata, ma cambiano la vita: consentono ai migranti di frequentare regolarmente corsi e lezioni, supportando sia l’integrazione che lo sviluppo delle loro competenze. L’istruzione è la chiave per offrire alle giovani generazioni un futuro migliore. MOAS crede che la tecnologia svolga un ruolo centrale e sia uno strumento di fondamentale importanza per la didattica del futuro. Per questo abbiamo in programma di espandere il nostro Progetto di istruzione in futuro.

 

Per supportare gli sforzi di  MOAS per creare opportunità educative per le comunità vulnerabili in tutto il mondo, potete fare una donazione sul sito: www.moas.eu/donate.
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