Vie Sicure e Legali: le sponsorship private

A causa dell’incremento di ostacoli di carattere legale e di ordine pratico, è diventato sempre più difficile per i rifugiati e le persone migranti riuscire ad attraversare i confini in maniera regolare. A causa di queste difficoltà, molte persone mettono a rischio la propria vita attraverso viaggi pericolosi con la speranza di raggiungere la salvezza. Le alternative legali, infatti, sono piuttosto ridotte. Il ricollocamento dei rifugiati, ad esempio, è disponibile solo per meno dell’1% di essi in tutto il mondo. Per questo è fondamentale implementare percorsi sicuri e legali di migrazione che le persone in cerca di protezione internazionale possano intraprendere. Un ruolo chiave in questo processo è svolto dalle sponsorship private, una misura che combina possibilità legali di ingresso e cittadini o gruppi privati che offrono risorse per il ricollocamento dei rifugiati.

Che cosa sono le sponsorship private?

Le sponsorship private possono essere definite come delle partnership tra governi e attori privati attraverso le quali le autorità governative facilitano l’ammissione legale dei rifugiati, mentre i privati garantiscono forme di sostegno economico per accoglierli nelle loro comunità. L’intento di queste misure è quello di combinare l’ingresso in modo legale e la protezione con il sostegno nel percorso di insediamento tramite mezzi privati. Gli attori coinvolti possono essere singoli cittadini o membri delle famiglie dei rifugiati, organizzazioni di volontariato, gruppi d’ispirazione religiosa, società private e ONG. Nei programmi di sponsorship private questi attori si assumono la responsabilità di sostenere le spese per i rifugiati per la durata del periodo di sponsorship, che solitamente è di 12 mesi o più. Durante questo lasso di tempo, lo sponsor fornisce diverse forme di sostegno, in base al programma o al Paese di accoglienza, tra cui assistenza per trovare un alloggio, la copertura delle spese per la sussistenza, aiuto nell’iscrizione a scuole e servizi sanitari, oltre a ulteriori progetti per supportare l’integrazione.

I programmi di sponsorship privata

Negli ultimi decenni sono stati istituiti diversi programmi di sponsorship private. Il Canada è il primo Paese al mondo ad aver avviato un programma di questo tipo, rivolto ai rifugiati indocinesi alla fine degli anni ‘70. In quel periodo, le chiese e i gruppi di volontariato canadesi si sono impegnati duramente per accogliere in modo sicuro i rifugiati in Canada, e in seguito il governo ha formalizzato questo processo nel Private Sponsorship of Refugees (PSR) Program nel 1979. Da allora, il programma ha facilitato il ricollocamento di oltre 300.000 rifugiati tramite sponsorship private ed è diventato un modello per molti altri Paesi, tra cui Argentina, Australia e Nuova Zelanda.

In Europa, il ricorso a sponsorship private si è sviluppato in risposta al fenomeno migratorio del 2015, e ha portato alla creazione di numerose iniziative da parte di cittadini che hanno offerto sostegno ai rifugiati. Nel periodo 2013-2018, il numero di persone ammesse in Europa tramite sponsorship private ha superato le 30.000 unità, di cui oltre il 75% è stato accolto in Germania. La Commissione Europea ha identificato quattro diverse categorie di programmi di sponsorship private che sono state implementate sino ad ora nel Vecchio Continente:

  • I corridoi umanitari, che coinvolgono le organizzazioni della società civile (soprattutto gruppi religiosi) che trattano con le autorità governative per sostenere le persone che necessitano di protezione internazionale. Questo modello è stato introdotto dalla Comunità di Sant’Egidio nel 2015 e da allora è stato implementato in Italia, Belgio e Francia.
  • Le sponsorship di comunità (community sponsorship), che consistono nell’abbinare persone che necessitano di protezione internazionale a organizzazioni di volontariato che supportano la loro integrazione dopo l’arrivo, come per esempio il programma UK Community Sponsorship.
  • Gli schemi di ricongiungimento familiare, basati sui legami familiari presenti nel Paese di destinazione delle persone che necessitano di protezione internazionale, attuati di frequente in Germania e Irlanda.
  • Schemi ad-hoc, tra cui partnership tra fondazioni religiose e governi per sostenere persone che necessitano di protezione internazionale appartenenti a determinati gruppi religiosi.

Benefici

I programmi di sponsorship privata comportano una serie di benefici in grado di trasformare le vite dei destinatari e dei loro sponsor. L’implementazione di questi programmi estende le possibilità di ingresso in modo legale per le persone che necessitano di protezione internazionale e offre protezione e soluzioni sostenibili a un numero maggiore di rifugiati rispetto al semplice ricollocamento. Il PSR in Canada, per esempio, ha aumentato la quantità di ingressi di rifugiati del 46% negli ultimi 30 anni.

I programmi di sponsorship privata incoraggiano il sostegno e il coinvolgimento di attori civili e contribuiscono a creare un ambiente accogliente verso i nuovi arrivati, assicurando loro migliori prospettive di integrazione. I rifugiati coinvolti in questi programmi hanno raggiunto livelli di integrazione positivi nel Regno Unito, dove attraverso le Community Sponsorship gruppi di volontari aiutano i rifugiati nel processo di accoglienza e reinsediamento nel loro nuovo Paese. Questi programmi hanno un impatto molto positivo sulle comunità e gli individui coinvolti, in quanto forniscono significative gratificazioni emotive e personali, e migliorano il modo in cui i rifugiati vengono percepiti dalla comunità.

Considerazioni finali

Dato il coinvolgimento dei singoli cittadini e dei gruppi di volontariato, le sponsorship private costituiscono, quindi, una via sicura e legale di migrazione che comporta molteplici benefici. MOAS considera essenziale il coinvolgimento della società civile nelle questioni riguardanti la migrazione, il ricollocamento e l’integrazione, e le sponsorship private rappresentano un sistema efficace di rispondere al fenomeno migratorio e cambiare la vita di chi necessita di protezione internazionale.

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