Un dolce Natale. MOAS dona panettoni alle persone migranti a Malta

MOAS è sempre attivo nel fornire aiuto e supporto alle comunità più vulnerabili di Malta, specialmente durante le festività natalizie, quando l’isolamento e l’incertezza possono affliggere le persone che stanno già vivendo un momento difficile della loro vita, lontano da amici e familiari.

Quest’anno per Natale, MOAS ha fatto una donazione alle famiglie, ai minori non accompagnati e alle persone migranti che risiedono nei centri gestiti da Awas, l’agenzia governativa che si occupa dei richiedenti asilo a Malta, per inviare un messaggio di speranza e solidarietà in questo periodo dell’anno così speciale.

Sappiamo tutti quanto sia prezioso ricevere un gesto di gentilezza nei momenti di difficoltà . Le famiglie migranti, i minori non accompagnati e i richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza maltesi rappresentano uno dei gruppi a cui MOAS vuole portare conforto, speranza e un momento di serenità.

Grazie al coordinamento con Awas, MOAS ha consegnato circa 200 panettoni, dolci tipici natalizi, per mostrare vicinanza e donare un po’ di gioia, soprattutto in questi tempi di pandemia, quando le restrizioni legate al Covid-19 hanno esacerbato sentimenti di solitudine, isolamento ed incertezza.

Questa donazione è stata resa possibile grazie al prezioso supporto dei nostri donatori, che continuano a dimostrare il loro apprezzamento verso le iniziative di MOAS.

Regina Catrambone, co-fondatrice e direttrice di MOAS, dichiara: “Con questa donazione vogliamo diffondere un messaggio di speranza e di amore. Desideriamo regalare un dolce momento di gioia e di spensieratezza a chi si trova lontano dai propri cari, per fargli sapere che non è solo. MOAS ringrazia tutti i donatori per il loro sostegno, soprattutto in questi tempi difficili di pandemia: è fondamentale mostrare solidarietà verso le persone più vulnerabili. Si tratta di un piccolo gesto attraverso il quale MOAS ribadisce che la speranza va tenuta viva, e queste persone hanno bisogno di sentirsi supportate, accudite e di sapere che non sono sole nel cammino verso un futuro migliore”.

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