MOAS in Ucraina due anni dopo. Salviamo vite umane e portiamo speranza

Sono passati due anni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, avvenuta il 24 febbraio 2022. Quella che all’inizio era stata dichiarata come una breve operazione militare di qualche settimana, si è ben presto trasformata in una situazione di stallo, una “guerra di attrito”, che ha generato terribili conseguenze sulla popolazione civile e su coloro i quali vivono in prima linea, sul fronte. Ogni proposta di pace avanzata è fallita, e il dramma del conflitto ha, giorno dopo giorno, spento la speranza degli ucraini.

È impossibile conoscere esattamente il numero delle persone che hanno perso la vita nel conflitto, ma numerosi fonti stimano che, a oggi, sono state circa 500.000 le persone (militari e civili, ucraini e russi) che hanno perso la vita o sono state ferite a causa del conflitto.

La guerra sta inoltre generando gravi violazioni dei diritti umani, seri bisogni umanitari e molta sofferenza. Milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie città e le proprie case, e circa 6 milioni di persone hanno cercato rifugio all’estero. La distruzione delle infrastrutture e degli ospedali continua a causare una situazione complessa per coloro i quali hanno necessità di accedere a cure mediche per continuare a vivere e per chi è stato ferito a causa del conflitto. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA), nel 2024, 14,6 milioni di persone, circa il 40% della popolazione ucraina, avranno bisogno di qualche forma di assistenza umanitaria.

Sirene di Speranza: presentato a Londra il nuovo libro MOAS

In occasione del secondo anniversario della nostra missione in Ucraina, “Sirene di speranza” (Sirens of Hope), il nuovo libro MOAS, è stato presentato la scorsa settimana a Londra presso il Frontline Club. Durante l’evento, il nostro coraggioso infermiere di terapia intensiva, Yuriy Soroka, è arrivato direttamente dall’Ucraina per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile situazione che affrontano ogni giorno le squadre mediche tattiche mentre fanno ogni sforzo per salvare vite umane. Yuriy ha descritto vividamente la brutalità e gli orrori dell’invasione, le condizioni traumatiche sul fronte medico e la condotta orribile delle forze nemiche. Durante la presentazione sono stati letti alcuni estratti, si è tenuta una tavola rotonda e sono stati mostrati alcuni video sul lavoro di MOAS in prima linea. Il viaggio di Yuriy nel Regno Unito fa parte del Progetto di solidarietà ucraino, che mira a far luce sulle condizioni di lavoro dei medici combattenti al fronte e sulle sfide che devono affrontare. Yuryi ha avuto l’opportunità di incontrare anche i media e i rappresentanti dell’ambasciata ucraina nel Regno Unito e di confrontarsi con un membro della London Ambulance.

MOAS sta salvando vite umane

A partire dal febbraio 2022, sin dalle prime fasi del conflitto, MOAS è stata presente in Ucraina fornendo supporto per l’evacuazione medica di bambini affetti da malattie croniche dalle aree ad alto rischio alle zone più sicure sia all’interno del territorio ucraino che all’esterno per garantire le cure mediche necessarie. Nelle settimane successive, MOAS ha ampliato il proprio staff creando una struttura logistica-medicale in grado di curare i feriti in prima linea e le comunità tagliate fuori dai combattimenti attraverso i servizi di assistenza e la UMM (Unità Medica Mobile).

Oggi MOAS è dotata di 50 ambulanze equipaggiate con forniture mediche e farmaceutiche e attrezzature all’avanguardia, che consentono al nostro team di fornire supporto vitale di base e avanzato, trattamenti essenziali e svariate procedure mediche. Attraverso la clinica mobile, distaccata da RMHC House Charities Latvia e gestita in collaborazione con MHP Gromadi e la Fondazione Oksana Dmytriieva, forniamo servizi sanitari rivolti alle comunità locali che non hanno più accesso alle strutture sanitarie.

Grazie al nostro team specializzato composto da 150 medici e paramedici e dagli autisti, che affrontano quotidianamente con coraggio la complessa realtà di un Paese in conflitto, MOAS ha curato circa 38.000 persone in prima linea e oltre 25.000 pazienti nelle comunità locali.

Considerazioni

Finché questa terribile situazione non avrà fine, MOAS continuerà a fare tutto il possibile per salvare vite umane e dare speranza a bambini, donne e uomini. Tutto questo non sarebbe possibile senza il prezioso supporto di tutti voi, donatori e partners, che generosamente avete deciso di aiutare la popolazione ucraina.

Ci uniamo, inoltre, a tutti coloro i quali, in questi due anni, hanno più volte chiesto di raggiungere un accordo di pace che possa mettere fine al conflitto in corso affinché gli ucraini abbiano la possibilità di vivere in una condizione di dignità e di tutela dei fondamentali diritti umani.

Dona ora: https://www.moas.eu/donate-moas-ukraine-2/

Il team MOAS è a disposizione per condividere ulteriori informazioni o rispondere a qualsiasi domanda relativa al nostro lavoro. Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato o invia un’e-mail [email protected] per saperne di più.

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