Il Piano d’azione dell’UE per l’Economia Sociale e le sue ripercussioni sul settore umanitario

MOAS ritiene che ci sia la pressante necessità di un nuovo approccio all’economia: “un’economia che operi per le persone”, e non contro di esse. Il piano d’azione dell’Unione europea per l’Economia Sociale è stato ben accolto e celebrato. Basato sul successo di altre iniziative europee, come quella per le imprese sociali del 2011, il nuovo piano d’azione compie un passo nella giusta direzione, per gli individui e per il pianeta. Ma cos’è esattamente l’economia sociale e quali sono le entità che la compongono? In che modo il Piano d’azione può contribuire al cambiamento? Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.

L’economia sociale si riferisce a un insieme di organizzazioni (comprese le ONG e gli enti di beneficenza), cooperative, imprese sociali, fondazioni e società di mutuo beneficio. Costituisce il 6,3% della forza lavoro, supporta 13 milioni di posti di lavoro ed è composta da 2,8 milioni di organizzazioni nella sola Europa. L’economia sociale ha oggi un’importanza incredibile, poiché le sue entità condividono valori e prospettive comuni. In primo luogo, si fronda sull’approccio “prima le persone, poi il profitto”. In secondo luogo, i profitti vengono in genere reinvestiti in iniziative a sfondo sociale. I settori in cui operano queste organizzazioni ed enti possono spaziare dall’edilizia sociale all’assistenza sanitaria, dall’ambientalismo alla giustizia. In terzo luogo, l’economia sociale incorpora una forma di governo democratico, costruita sul concetto di solidarietà e partecipazione. In quanto tale, garantire che questa economia sia ben supportata è fondamentale e vantaggioso non solo per le entità coinvolte, ma per ogni individuo e comunità in Europa.

Negli ultimi anni l’economia sociale non ha avuto il giusto accesso ai mercati e alle finanze e non ha ottenuto il riconoscimento né la visibilità che meritava. Ciò significa che molte organizzazioni, comprese le ONG, sono state limitate nella loro capacità di prosperare e avere un reale impatto sulla società. Allora, in che modo il Piano d’azione mira a modificare questo approccio e sostenere il mondo del sociale? In definitiva, il piano d’azione cercherà di “rafforzare gli investimenti sociali, sostenere gli attori dell’economia sociale e le imprese sociali nell’avvio, nella crescita, nell’innovazione e nella creazione di posti di lavoro” e ciò avverrà attraverso tre obiettivi principali:

  1. Creare le condizioni giuste per la prosperità dell’economia sociale
  2. Aprire opportunità per l’avvio e l’espansione delle organizzazioni dell’economia sociale
  3. Fare in modo che l’economia sociale e il suo potenziale siano riconosciuti

Si spera che il piano d’azione porti ad un grande cambiamento per le organizzazioni dell’economia sociale, comprese le ONG in tutta Europa. Secondo la Commissione Europea, “le organizzazioni dell’economia sociale creano e mantengono posti di lavoro di qualità e contribuiscono all’inclusione sociale e nel mercato del lavoro”. Se si possono stabilire nuove opportunità di lavoro all’interno del settore, ciò porterebbe a livelli più bassi di povertà e più elevati di inclusione sociale, per tutti i gruppi della società europea. Ciò contribuirà a sostenere le ONG orientate a combattere la povertà e implementare lo sviluppo nella loro missione di rendere il mondo un posto più equo e giusto. L’inclusione in questi aspetti aiuterà in particolare i gruppi svantaggiati come migranti, rifugiati, Rom e persone con disabilità a “diventare un membro produttivo della società europea e della comunità locale”.

Inoltre, un maggiore riconoscimento e comprensione dell’economia sociale non dovrebbe solo aumentare l’impatto delle ONG, ma anche attrarre finanziamenti e donazioni da parte di investitori e autorità pubbliche. Questo aumento dei finanziamenti è fondamentale per le organizzazioni umanitarie, poiché le carenze di fondi ostacolano spesso la loro capacità di intervento.

In conclusione, il piano d’azione dell’Unione Europea per l’Economia Sociale è un trampolino di lancio per il settore umanitario in generale, poiché offre la speranza che si possano realizzare reali progressi sociali e ambientali, in particolare per quanto riguarda gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) 2030. Attingendo alle opportunità economiche e occupazionali, aumentando il riconoscimento e sviluppando i giusti quadri giuridici e politici, l’economia sociale e le ONG diventeranno più solide nelle loro operazioni. Pertanto, garantire il coordinamento e l’attuazione del piano d’azione dovrebbe essere una priorità sia per la società civile che per gli Stati membri.

Considerazioni finali

MOAS risponde rapidamente e con efficienza alle crisi che emergono a livello globale. In quanto parte dello spazio umanitario, ci dedichiamo a sostenere i gruppi sociali emarginati e vulnerabili. Tuttavia, per creare realmente il cambiamento necessario a mitigare la frequenza e l’impatto delle crisi umanitarie, è necessario sviluppare l’economia sociale e la sua applicazione alle politiche, per garantire che tutti i membri della comunità internazionale abbiano i necessari poteri economici, politici e sociali.

Se desideri avere più idee su come poter essere coinvolto o se vuoi parlare con un membro del nostro team dei tuoi piani e ottenere consigli e indicazioni su come ottenere i migliori risultati, invia un’e-mail oggi a [email protected]

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