GIORNATA MONDIALE CONTRO LA TRATTA DI PERSONE

La Giornata Mondiale contro la Tratta di Persone (30 luglio), è una ricorrenza istituita dall’Onu in riconoscimento dello sfruttamento e della coercizione di esseri umani in situazioni disperate. Per comprendere meglio questo tragico fenomeno, che ogni anno colpisce migliaia di uomini, donne e bambini, oltre a migranti e richiedenti asilo, abbiamo intervistato la dottoressa Emma Portelli Bonnici e la dottoressa Martina Caruana, avvocati esperti in diritti umani e partner dello studio PB&C di Malta.

  1. Prima di tutto, qual è il significato di “tratta di persone”?

La tratta di esseri umani non è un fenomeno nuovo. La continuazione della tratta degli schiavi è stata alla base della nozione di tratta di persone per anni, prima che iniziasse a essere considerata una violazione del diritto internazionale. Uno dei documenti più pertinenti al riguardo è il Protocollo delle Nazioni Unite per prevenire, reprimere e punire la tratta di persone, in particolare donne e bambini. Il Protocollo integra la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, e fornisce una definizione ampiamente accettata di “tratta di persone” come: “il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’accoglienza di persone, mediante la minaccia o l’uso della forza o altre forme di coercizione, di rapimento, di frode, di inganno, di abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità o di dare o ricevere pagamenti o benefici per ottenere il consenso di una persona che ha il controllo su un altro individuo, a scopo di sfruttamento. Lo sfruttamento comprende la prostituzione o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro o i servizi forzati, la schiavitù o pratiche simili alla schiavitù, alla servitù o al prelievo di organi”.

  1. Quanti tipi di tratta di esseri umani esistono?

Sfortunatamente, i trafficanti continuano a escogitare nuovi modi per sfruttare altri esseri umani e l’elenco dei tipi di tratta non è univoco. Secondo il Rapporto globale DELL’UNODC 2020 i diversi tipi di tratta includono, ma non sono limitati allo sfruttamento sessuale, il lavoro forzato, l’attività criminale, l’accattonaggio, i matrimoni forzati, la vendita di neonati o bambini, la vendita di organi e persino il mix di due o più tipi di traffico.

  1. Quali sono le principali cause della tratta di persone?

L’unica causa della tratta di esseri umani rimane l’intento criminale del trafficante, e non è mai causato dalla vittima. Ci sono alcuni fattori che mettono certi individui più a rischio, tra cui difficoltà finanziarie, le relazioni intime in cui un partner traffica l’altro, lo status di immigrazione, la conoscenza limitata della lingua parlata nel paese in cui la persona è vittima della tratta. Per quanto riguarda i bambini, quelli che provengono da famiglie che non si prendono adeguatamente cura di loro o che li hanno abbandonati, sono più a rischio, così come le persone con disabilità o menomazione.

  1. Migranti e rifugiati sono spesso vittime della tratta di esseri umani: potete spiegarci perché e chi sono i più a rischio?

La tratta di esseri umani differisce dal traffico, in quanto deve necessariamente esistere l’elemento della forza, della frode o dell’inganno. Quindi nel caso della tratta la vittima non acconsente ad essere sfruttata, mentre può acconsentire al traffico. Il legame tra i due si verifica quando una persona migrante o un rifugiato diventa vittima della tratta di esseri umani. Questo legame è spesso inestricabile, a causa dell’incertezza dello status di immigrazione e della situazione economica in cui si trovano coloro che hanno recentemente effettuato la migrazione.

  1. Qual è l’impatto della tratta di esseri umani?

L’impatto maggiore è senza dubbio imposto all’individuo che viene trafficato. Le persone che sopravvivono al calvario sono spesso pesantemente colpite psicologicamente e i traumi che hanno subito possono manifestarsi in numerosi modi e spesso portano a depressione, sensi di colpa, idee suicide, disturbi d’ansia. C’è anche l’impatto fisico che questa pratica può avere su un individuo: le vittime di sfruttamento sessuale sono esposte a malattie sessualmente trasmissibili o altre infezioni, oltre ad essere a più alto rischio di fare abuso di sostanze.

Anche la società sperimenta un effetto negativo quando la tratta di esseri umani diventa parte del tessuto sociale, impattando le famiglie e le comunità. Anche le relazioni di genere nei paesi di accoglienza che normalizzano la schiavitù sessuale sperimentano cambiamenti sociali. La società è anche influenzata da un’erosione dello stato di diritto, poiché le principali forze dietro molte operazioni di tratta sono collegate ad altre attività criminali che spesso hanno implicazioni di vasta portata per la sicurezza nazionale.

  1. Quali sono le principali violazioni dei diritti umani che riguardano la tratta di persone? Quali sono i diritti umani maggiormente violati?

La tratta di esseri umani non è solo un crimine in sé e per sé, come stabilito da una serie di accordi internazionali, ma è anche una grave violazione dei diritti umani di un individuo.

Esiste una vera e propria lista di diritti umani che vengono violati nelle vittime della tratta, a seconda del tipo soprusi di cui l’individuo è stato vittima. Alcuni esempi dei diritti umani che sono spesso violati in tali situazioni sono: il divieto di discriminazione sulla base di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica o di altro tipo, origine nazionale o sociale, proprietà, nascita o altro status; il diritto alla vita; il diritto alla libertà e alla sicurezza; il diritto di non essere sottomessi alla schiavitù, alla servitù, al lavoro forzato; il diritto di non essere sottoposti a tortura e/o a pene o trattamenti crudeli, inumani e degradanti; il diritto di essere liberi dalla violenza di genere; il diritto alla libertà di associazione; il diritto alla libera circolazione; il diritto al più alto livello possibile di salute fisica e mentale; il diritto a condizioni di lavoro giuste ed eque; il diritto a un tenore di vita adeguato, e l’elenco potrebbe continuare.

  1. Potete raccontare qualche esempio di casi che avete trattato riguardo a questo argomento e alla violazioni dei diritti umani di persone migranti?

Nel nostro lavoro ci siamo imbattute in diversi casi di vittime della tratta che erano anche migranti – prevalentemente donne e ragazze che sono state costrette a prostituirsi. Alcune di loro sono state attratte da offerte di lavoro a Malta come massaggiatrici, hostess di bar o au pair, mentre in realtà sono state abusate, sfruttate e costrette a vivere in condizioni terribili. Molte di queste vittime subiscono percosse, stupri, coercizione psicologica e sono affette da malattie sessualmente trasmissibili. Il rifiuto di obbedire ai loro trafficanti e datori di lavoro ha portato a subire violenza fisica e sessuale, sono state costrette a fare un lavoro che non avrebbero scelto liberamente, e il loro reddito è stato trattenuto illegalmente. A tutto questo si aggiunge il timore che le vittime hanno di essere scoperte dalla polizia senza documenti di soggiorno in regola. Ciò ha incentivato gli aggressori a continuare a trarre profitto dalle donne migranti e a ricattarle affinché si sottomettessero.

  1. Quali sono le soluzioni a questo problema?

Il rapporto globale DELL’UNODC 2020 sulla tratta di esseri umani stabilisce specificamente una serie di modi in cui questo problema può essere frenato. Si chiede l’istituzione di agenzie nazionali specializzate contro la tratta di esseri umani con competenze multidisciplinari; invita le forze dell’ordine ad affrontare il problema implementando l’uso di Internet; invita il settore privato a fare la sua parte e rafforzare l’integrità della catena di approvvigionamento attuando adeguati standard di dovuta diligenza e promuovere controlli regolari sulle norme del lavoro in tutte le loro fasi; richiede che affrontiamo e comprendiamo le condizioni di vulnerabilità delle persone vittime della tratta e adottiamo misure per mitigare tali vulnerabilità; incoraggia a concentrarsi sulla prevenzione della criminalità quale pilastro fondamentale e a promuovere lo sviluppo di politiche basate su ricerche e dati concreti nella creazione di strategie antitraffico; invita gli Stati a rafforzare l’attuazione delle misure di protezione incluse nel protocollo delle Nazioni Unite sulla tratta di persone nonché salvaguardare l’accesso alla giustizia; e invita il ramo giudiziario ed esecutivo di ogni Stato a garantire che le vittime non siano punite per gli atti che commettono a causa del traffico. Le soluzioni ci sono- ora serve volontà politica e cooperazione internazionale per intaccare veramente le operazioni dei trafficanti.

  1. Perché è importante fermare la tratta di esseri umani?

Oltre alle conseguenze descritte, è importante ricordare che, secondo la Commissione Europea, il profitto annuo globale stimato dalla tratta di esseri umani ammontava a 29,4 miliardi di euro nel 2015. L’enorme volume di vittime è incommensurabile e le vite rubate o distrutte ammontano a milioni.

Gli unici beneficiari della tratta sono i criminali e le organizzazioni malavitose- ecco perché è più importante che mai garantire che iniziamo ad attuare politiche e ad intraprendere azioni reali, tangibili e pratiche. E’ imperativo porre fine a questa pratica disumana.

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