Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza: proteggere i diritti dei bambini nelle zone di conflitto

La Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra ogni anno il 20 novembre, intende sensibilizzare e promuovere azioni concrete in favore dei diritti dei bambini. In questo giorno, riflettiamo sui progressi compiuti per tutelare l’infanzia e sulle sfide che ancora ci attendono, come ad esempio i bambini che vivono nelle zone di guerra.

Nel 2021, si stima che un bambino su sei (449 milioni in totale) vivesse in aree di conflitto, rispettivamente 180 milioni in Africa, 152 milioni in Asia e 64 milioni in America. Il Medio Oriente, in proporzione, ha registrato la percentuale più alta di minori che vivono in aree di guerra, con un bambino su tre colpito da conflitti.

Sono loro a subire le conseguenze più gravi dei conflitti armati, con traumi che li segneranno per tutta la vita. Il reclutamento di bambini-soldato, i rapimenti, le violenze sessuali, la privazione degli aiuti umanitari, gli attacchi a scuole e ospedali e le mutilazioni sono alcune delle atrocità che questi innocenti sono costretti a subire.

 

Il reclutamento di bambini-soldato

Uno degli aspetti più drammatici della guerra è il reclutamento di bambini-soldato. Migliaia di minori vengono arruolati e utilizzati nei conflitti armati in tutto il mondo. Tra il 2005 e il 2022, è stato accertato che più di 105.000 bambini sono stati reclutati e impiegati in combattimenti, ma si ritiene che il numero reale di casi sia significativamente più alto. Le cicatrici psicologiche di questa esperienza sono spesso irreparabili e lasciano le piccole vittime in un disperato stato di sostegno emotivo e psicologico.

 

Carenza di beni essenziali durante i conflitti

Durante un conflitto, i bambini e le loro famiglie spesso perdono l’accesso a beni essenziali, quali cibo e acqua potabile. La violenza interrompe il lavoro agricolo, rendendo difficile la produzione e quindi la distribuzione di generi alimentari. La chiusura dei mercati lascia intere famiglie in difficoltà, mentre vengono distrutte infrastrutture come i sistemi di approvvigionamento idrico, privando le comunità di acqua potabile. Questo provoca malnutrizione, disidratazione e una maggior diffusione del rischio di malattie trasmesse dall’acqua.

Per sostenere le comunità che si trovano in tali drammatiche circostanze, MOAS dal 2019 invia alimenti terapeutici in Yemen, Somalia e Sudan per combattere la malnutrizione infantile. Grazie al sostegno incessante dei nostri donatori e partner, stiamo anche colmando le lacune dell’assistenza sanitaria fornendo medicine salvavita. Vi invitiamo a sostenere il nostro progetto con una donazione, per poter continuare a supportare le comunità più vulnerabili.

 

L’impatto sull’educazione

I conflitti creano un elevato numero di sfollati, molti dei quali bambini. Le persone sradicate dalle proprie case a causa di scontri e disastri, devono fare i conti con una serie di sfide e difficoltà drammatiche. Barriere linguistiche e culturali, xenofobia, esclusione sociale e ostacoli legali spesso impediscono ai bambini sfollati di accedere all’istruzione.

L’istruzione è un diritto fondamentale. Tuttavia, nel 2021, in 24 Paesi colpiti da conflitti 27 milioni di bambini non potevano andare a scuola. Negare il diritto all’istruzione mette a rischio il loro futuro e li rende più vulnerabili allo sfruttamento.

In Sudan, si stima che 19 milioni di bambini non possano andare a scuola a causa del brutale conflitto che dura ormai da sette mesi. 6,5 milioni dei quali si vedono negato l’accesso a causa dell’aumento della violenza e dell’insicurezza nella loro regione, con 10.400 scuole chiuse nelle aree colpite dal conflitto.

 

L’urgenza di implementare Vie Sicure e Legali

È essenziale che i bambini nelle zone di conflitto abbiano accesso a Vie Sicure e Legali, che consentano loro di migrare verso aree più sicure. La creazione di rotte migratorie sicure e legali offre ai bambini più vulnerabili un’àncora di salvezza per sfuggire agli orrori della guerra. Tali percorsi assicurano anche che i bambini possano accedere a servizi essenziali, come l’istruzione e l’assistenza sanitaria, e avere la possibilità di un futuro migliore. Inoltre, le vie migratorie sicure aiutano a combattere il traffico di esseri umani e ad evitare che i bambini cadano preda di organizzazioni criminali. Per sostenere l’attuazione di Vie Sicure e Legali, firmate il nostro appello. Dando priorità alla creazione e al mantenimento di questi percorsi, possiamo offrire speranza e sicurezza alle vittime più innocenti dei conflitti.

 

Considerazioni finali

In occasione della Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza MOAS ricorda che i bambini sono la parte maggiormente colpita dai conflitti armati e che non possiamo voltarci dall’altra parte. Il mondo deve unirsi per proteggere e sostenere queste giovani vite, garantendo loro l’accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria e alle opportunità necessarie per costruire un futuro migliore.

 

Se sei interessato al lavoro di MOAS e dei nostri partner, seguici sui social media, iscriviti alla nostra newsletter e condividi i nostri contenuti. Puoi anche contattarci in qualsiasi momento tramite [email protected]. Se vuoi sostenere le nostre operazioni, ti preghiamo di donare ciò che puoi su https://www.moas.eu/it/dona/.

 

 

LA NESWLETTER DI MOAS

Ricevi gli aggiornamenti di MAOS direttamente nella tua casella email